L’implantologia dentale integrata alle tecnologie digitali continua ad evolversi.
Negli ultimi anni abbiamo potuto combinare tra loro tutte le informazioni digitali disponibili creando un cosi detto flusso digitale o workflow.
Questo workflow digitale consente di realizzare le pianificazioni implantarii e i restauri definitivi attraverso procedure sempre più efficaci e meno invasive.
In quanto articolo parleremo della risoluzione di una classica mono edentulia trattata mediante l’inserimento di un impianto combinato alla tecnologia digitale.
Questo approccio semplice e innovativo consente di progettare la ceramica definitiva prima ancora che la guarigione sia avvenuta.
Questo significa che, una volta guarito, il paziente torna in studio per montare direttamente il dente definitivo.
Perciò il trattamento consiste in solo due sedute: montare l’impianto e dopo 8 settimane montare il dente!
Di seguito, vi illustrerò il mio workflow digitale che semplifica il processo implantare riducendo i tempi di attesa e migliorando l’esperienza del paziente.
Inserimento dell'Impianto
Il primo passo è l’inserimento dell’impianto. Questo atto chirurgico viene eseguito seguendo protocolli standardizzati e personalizzati per ciascun paziente. La maggior parte delle volte, evitio l’uso di punti di sutura, lasciando direttamente la vite di guarigione. Questa pratica facilita il successivo caricamento del dente, riducendo i tempi di attesa e migliorando il comfort del paziente. Troverai sul mio blog altri approfondimenti riguardo le procedure minimamente invasive che utilizzo.
Impronta Digitale Contestuale
Il secondo passo rappresenta l’inizio del flusso digitale ed è la presa dell’impronta contestuale all’inserimento dell’impianto. Questo passaggio ci consente di ottenere una mappa precisa della situazione orale del paziente in tempo reale. Utilizziamo scanner intraorali avanzati che garantiscono precisione e comfort. L’impronta digitale viene immediatamente inviata nel software CAD, dove verrà utilizzata per la progettazione del restauro definitivo. Anche in questo caso è disponibile altro materiale sul mio blog da poter consultare.
Attesa dell'Osteointegrazione
Dopo l’inserimento dell’impianto, è necessario un periodo di attesa affinché avvenga l’osteointegrazione, il processo biologico mediante il quale l’osso si fonde con la superficie dell’impianto in titanio. Generalmente, questo processo richiede circa 8 settimane – vedi: Albrektsson, T., et al. “A long-term study of osseointegrated implants in the treatment of totally edentulous jaws.” International Journal of Oral & Maxillofacial Implants 1.1 (1986): 11-25.
Durante questo periodo, il paziente è monitorato per garantire che l’impianto si stia integrando correttamente e che non ci siano complicazioni . La letteratura scientifica conferma il successo dell’osteointegrazione nell’93% dei casi, rendendo questo approccio altamente affidabile.
Vedi: Esposito, M., et al. “Interventions for replacing missing teeth: different times for loading dental implants.” Cochrane Database of Systematic Reviews 3 (2013).
Test di Stabilità con ISQ
Trascorse le 8 settimane, utilizziamo l’ISQ (Implant Stability Quotient) per valutare la stabilità dell’impianto. L’ISQ è un dispositivo che misura il contatto tra la vite in titanio e l’osso tramite risonanza acustica. Per spiegarlo con parole semplici è simile al funzionamento del diapason, ossia avverte la differenza di frequenza tra varie consistenze di superficie con cui viene a contatto.Questo strumento ci fornisce un valore numerico che indica il livello di osteointegrazione dell’impianto.
Un valore ISQ alto è indicativo di una buona stabilità e di un’osteointegrazione efficace, come documentato nella letteratura scientifica – Herrero-Climent, M., et al. “Implant stability quotient (ISQ) reliability in the diagnosis of implant stability: A clinical study.” Journal of Prosthodontics 22.8 (2013):Meredith, N. “Assessment of implant stability as a prognostic determinant.” International Journal of Prosthodontics 11.5 (1998).
Avvitamento del Restauro Definitivo
Se il valore ISQ è soddisfacente, procediamo con la realizzazione del restauro definitivo che è stato già progettato. Il file del progetto protesico viene trasferito nel software dell’unità di fresaggio: questo è lo step finale del workflow digitale, il restauro finale viene prodotto dal fresatore direttamente nello studio.
Il restauro viene caratterizzato, colorato e infornato per la cottura finale, dopodiché viene posizionato in bocca.
Questo approccio non solo riduce i tempi di trattamento ma migliora anche l’esperienza del paziente, che può ottenere un risultato finale eccellente e duraturo.
Il workflow digitale interno allo studio dentistico nel trattamento delle mono edentulie rappresenta un significativo avanzamento nell’implantologia dentale, combinando tecnologie all’avanguardia con un approccio centrato sul paziente.
L’inserimento dell’impianto, la presa dell’impronta digitale contestuale, il monitoraggio dell’osteointegrazione con ISQ e l’avvitamento del restauro definitivo in un’unica seduta, offrono un percorso terapeutico semplificato e di alta qualità.
Per ulteriori informazioni sul nostro approccio innovativo e per scoprire come possiamo migliorare il vostro sorriso, vi invitiamo a contattarci e a visitare il nostro blog, dove troverete ulteriori articoli e approfondimenti sull’implantologia dentale.