Salve a tutti, sono il Dottor Antonio Caramella, e oggi ci immergiamo nel mondo della chirurgia orale e in particolare dell’ implanto-protesi. Esploreremo il rialzo di seno mascellare con posizionamento implantare, confrontando le tecniche tradizionali e attuali, sia dal punto di vista dei tempi di realizzazione che dei disagi per il paziente.
La Sfida del mascellare Atrofico: Tradizione vs. Modernità
Affronto un caso complesso, dove la carenza di osso verticale nell’arcata superiore, soprattutto nei molari e premolari, richiede una soluzione avanzata.
La presenza del seno mascellare aggiunge una variabile critica, spingendoci a confrontare tecniche tradizionali e moderne.
Il risultato imperativo per il successo della riabilitazione orale è che gli impianti siano immersi completamente nell’ osso.
Nei casi in cui è necessario eseguire il Rialzo di Seno Mascellare, abbiamo poco spazio verticale per inserire l’impianto. Se facessimo un semplice buco, foreremo il seno mascellare causando un danno: può presentarsi una sinusite per esempio….
Per cui la manovra di rialzo del seno mascellare consiste proprio nel non bucare, ma nello spostare una quota di osso verso l’alto, verso il seno, con degli osteotomi.
Ma questa non è l’unico modo per poterlo fare, infatti:
Tecniche Tradizionali: L'Approccio a Botola Laterale
La scuola tradizionale maxillo-facciale propone un doppio intervento.
Nel primo, si rialza il seno mascellare e si inserisce bio-materiale (quale?), seguito da 6 mesi di attesa. Nel secondo, si posizionano gli impianti, aspettando altri 6 mesi.
Un processo di un anno che coinvolge una botola laterale, che è massivo e invasivo. Inoltre l’ incremento finale di osso dopo l’innesto di biomateriale non è predicibile. Di conseguenza potrebbe non essere sufficiente l’intervento di preparazione; quindi potrebbe essere necessario un ulteriore intervento, prima di poter posizionare gli impianti.
Ma l’aspetto a mio avviso più negativo è il disagio post operatorio, caratterizzato da gonfiore ed edema con possibile chiusura della palpebra. Una brutta convalescenza, molto fastidiosa, alla quale esiste un’ottima alternativa:
L'Innovazione Crestale: Un Unico Intervento e Tempo Ridotto
La tecnica a mio avviso più avanzata, l’approccio “crestale”, è quella che eseguo in tutti questi casi.
In un unico intervento, posiziono gli impianti e rialzo il seno mascellare, riducendo notevolmente i tempi di guarigione totale a circa 10 settimane. Una sfida più complicata dal punto di vista della manualità, ma con benefici significativi.
Tutto questo senza utilizzare nulla di più dell’osso circostante: zero bio-materiali!
Uno dei cardini della tecnica è l’utilizzo del lembo a spessore parziale, che non denuda al bianco l’osso ma ne preserva uno strato sottilissimo, che resta ad esso adesso, garantendone l’irrorazione sanguigna:
Lembo a Spessore Parziale: La Chiave per una Guarigione Migliore
Introduciamo il Lembo a Spessore Parziale, una manovra delicata ma vantaggiosa.
Questo lembo, se eseguito con successo, offre una guarigione più rapida grazie alla minore esposizione dell’osso.
Un’arte che richiede precisione e abilità, poichè la dissessione della gengiva senza scoprire l’osso è veramente complessa.
Come accennato, questa esposizione parziale lascia molta irrorazione sopra l’osso: la ferita avrà una guarigione migliore con molto meno edema e gonfiore.
Osteotomi e Implantologia: Un' Alternativa Chirurgica Interessante
Attraverso gli osteotomi ricavo la sede implantare, sfruttandoli per spostare delicatamente l’osso.
Gli osteotomi sono come degli scalpelli, vengono percossi delicatamente con un martellino da chirurgia ortopedica.
Un approccio che richiede maestria e attenzione.
Gli osteotomi hanno le stesse dimensioni degli impianti, per cui possono imprimere nell’osso la forma esatta per poterceli avvitare.
Inoltre gli osteotomi possono spostere verso l’alto l’osso, potendo ottenere come risultato finale che gli impianti siano immersi totalmente in esso. L’utilizzo strategico degli osteotomi genera un vero incremento di osso verso il vuoto del seno mascellare sovrastante, tale incremento di volume è ottenuto senza utilizzare biomateriali, ma soltanto l’osso naturale in loco.
Chirurgia Minimamente Invasiva: Risultati Efficaci con Minimo Disagio
Questa metodologia minimamente invasiva assicura risultati eccellenti, risolvendo un problema chirurgico complesso con il minor trauma possibile per i tessuti.
La guarigione è agevole e sostenibile, la ferita è di dimensioni minime.
Un approccio avanzato che, pur richiedendo precisione, garantisce una convalescenza più rapida e meno disagi per il paziente.
Inoltre la tecnica non prevede l’utilizzo di bio materiali di nessun genere, che comunque non sono risolutivi al 100%…
Guarigione Veloce con Risultati Duraturi
Con pazienti che guariscono in soli 10 giorni e un periodo di attesa totale di circa 10 settimane, i risultati sono evidenti nelle radiografie post-intervento. Gli impianti sono posizionati con successo, e l’osso circostante mostra una salute ottimale.
I restauri finali in ceramica avranno una base sicura grazie alle modifiche dell’anatomia: il rialzo di seno mascellare è una tecnica predicibile e risolutiva.
La possibilità di poter utilizzare impianti dentali di misure maggiori nonostante i deficit ossei, garantisce maggiore resistenza e durata ai denti che ci masticheranno sopra per anni….
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